Un’azienda nel corso del suo ciclo di vita ha la necessità di conseguire degli obiettivi che la stessa ha definito nel corso della pianificazione operativa. È in questo processo che si parla di controllo di gestione, ovvero di quel meccanismo operativo che guida la gestione nella pianificazione dei traguardi da raggiungere e nel controllo sull’andamento dell’azienda per poterli tagliare.
Attuare tale tipo di attività può non essere sempre semplice, soprattutto se si ha un elevato e complesso livello strutturale aziendale o se non se ne hanno le capacità specifiche.
Rivolgersi ad un consulente esterno è in tal senso la cosa migliore, in quanto questa scelta ottimizzerà i risultati di gestione grazie alla consulenza tributaria, societaria, aziendale e contabile.
Una possibile definizione pressoché adatta, ma comunque riduttiva, del controllo di gestione potrebbe essere questa: “Quell’attività che controlla tutti i processi aziendali individuando le possibili aree sulle quali si può essere più efficienti“.
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Il controllo di gestione
Da quanto fin qui detto, appare evidente che il controllo di gestione si dimostri essere un’attività di fondamentale importanza per tutte le imprese, comprese quelle più piccole, in quanto solo grazie a questo meccanismo operativo si potrà avere un feedback del proprio operato. Con il controllo di gestione, le aziende, oltre che pianificare gli obiettivi e monitorare l’attività operativa, delineeranno anche i ruoli di maggiore responsabilità in tutto il processo. Si tratta dei manager, dei capi settori o comunque di coloro ai quali verranno dati dei poteri di attuazione del piano impostato.
Malgrado il controllo di gestione non sia obbligatorio per tutte le aziende, rappresenta un passaggio fondamentale per tutte le realtà economiche in quanto risponde a delle importantissime esigenze interne e permette di raggiungere una serie di vantaggi.
Anzitutto ottimizza le risorse a disposizione e valuta l’andamento aziendale in corsa per pianificare di volta in volta i nuovi obiettivi. Inoltre, grazie alla buona quantità di dati che si riescono ad avere nella fase del controllo della gestione, anche altre attività dell’azienda diversa da quella produttiva, come il marketing, riusciranno ad operare meglio e contribuire ad aumentare il guadagno finale.
Il controllo di gestione serve solo alle grandi imprese?
Il mercato di oggi caratterizzato da una forte concorrenza e quindi da basse marginalità rende certamente utile, se non addirittura indispensabile, l’attività di controllo anche nelle piccola aziende. Lo strumento del controllo deve essere utilizzato per avere la massima sensibilità su tutti i processi aziendali, conoscendo, in questo modo, eventuali criticità che possono presentarsi.
Infatti, oltre che aiutare l’azienda a crescere, il controllo di gestione permette al management aziendale di programmare le strategie ed, eventualmente, modificarle man mano in base sia all’andamento del mercato che degli stessi costi aziendali, riducendo al minimo i rischi. Perciò non lo si può identificare come un’attività adatta solamente alle grandi imprese, ma, al contrario, tutte le imprese ne possono trarre benefici.
Quest’attività già da decenni affermata nelle regioni del Nord, pian piano sta emergendo anche al sud, merito di un’imprenditoria che sempre più percepisce la necessità di adottare questa forma di consulenza.
Scopriamo il Controllo di Gestione
Perché il Controllo di Gestione è necessario per far crescere il business di un’Azienda.
Quali sono le attività tipiche del controllo di gestione?
1. Pianificazione
2. Controllo
3. Reporting
Un’azienda che si rispetti deve avere una pianificazione, deve essere in grado di fare un controllo periodico sui processi aziendali e per farlo deve implementare la cosiddetta contabilità analitica, pane quotidiano di chi fa controllo di gestione.
Controllo di gestione, un percorso a step
Da un punto di vista prettamente operativo, il controllo di gestione si sostanzia in un percorso a step, divisibile in 4 passaggi fondamentali: classificazione dati, valutazione pianificazione, esecuzione. Queste tappe partono necessariamente inevitabilmente dai dati dell’azienda e, in tal senso, la guida è rappresentata dal bilancio in quanto si tratta di un documento disponibile, completo e soprattutto verificato.
E’ necessario che la figura alla guida del controllo di gestione valuti se le risorse economiche siano adeguate agli investimenti di mercato e provveda alla riclassificazione del bilancio per facilitarne la lettura ed evidenziarne la differenza tra spese correnti e investimenti aziendali.
Il passaggio successivo sarà poi quello di mettere a confronto il bilancio attuale con quello dell’anno precedente, in un’analisi comparata che permetterà di avere un quadro più ampio del rendimento dell’attività sul mercato. Dai dati raccolti la figura alla guida del controllo di gestione dovrà ricavare il budget a disposizione dell’azienda per l’anno successivo. Un budget previsionale che avrà naturalmente un margine d’errore, ma che può comunque rappresentare una linea a cui rifarsi nel corso dell’operato aziendale e nei possibili investimenti. In ultimo, ma non certo per importanza, c’è la cosiddetta analisi degli scostamenti, ovvero un controllo trimestrale che valuta i risultati reali ottenuti paragonandoli a quelli che erano stati ipotizzati in fase previsionale.
Controllo di gestione, le figure cardine
L’importanza del controllo di gestione per una realtà economica impone che a guidare tale meccanismo vi siano delle figure con compiti specifici delineati già nella fase di pianificazione. A guidare l’attività è, solitamente, l’imprenditore coordinato dai vari manager o responsabili dei singoli settori ai quali forniscono supporto anche i controller che avranno competenze specifiche nelle procedure tecniche.
Tutto questo, se fatto interamente all’interno dell’azienda, ha dei costi molto alti per una realtà economica di dimensioni moderate in quanto richiederà la presenza in organico di personale qualificato e di strumentazione adatta a svolgere questo tipo di attività. Una soluzione molto diffusa in tal senso è dunque quella di rivolgersi a delle società esterne specializzate in questo tipo di servizi e sfruttare la loro consulenza.